Industria della carta ed ecosistemi europei: una risorsa essenziale
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Nel periodo di crisi che abbiamo e stiamo tutt’ora affrontando, siamo divenuti ancora più consapevoli di quanto l’industria della carta sia essenziale per l’economia in generale, ma soprattutto per gli ecosistemi europei. Ne abbiamo avuto la conferma durante la fase più acuta della pandemia e ancora oggi lo possiamo constatare.
La portata della recessione in Europa è immensa, così come la sfida politica. Qualcosa che era iniziato come un focolaio localizzato di un’infezione da virus, ancora sconosciuto alla fine del 2019, si è diffuso rapidamente in tutto il mondo, generando il caos sui sistemi sanitari europei e globali e inferendo profonde ferite alle economie.
Pandemia e crisi economica
La crisi ha causato e continuerà a causare enormi perdite di reddito per le famiglie e per le imprese. Le moderne economie sono sistemi circolari in cui le imprese e le famiglie fanno affidamento su generazione di reddito continua e costante, che avviene attraverso la produzione e il consumo al fine di sostenere i mezzi di sussistenza necessari.
Ciò che si può prevedere è che le misure di contenimento avranno un impatto devastante sulle imprese e sui livelli di produzione e di reddito nel 2020, sebbene con grandi differenze tra settori.
La crisi di CoVid-19 ha gravemente colpito tutti gli Stati membri, le imprese e i cittadini dell’UE. Alla luce di una crisi economica senza precedenti, l’Europa deve affrontare gravi minacce stabilità macroeconomica e coesione interna simili.
L’industria della carta e l’importanza negli ecosistemi europei
Nonostante il contesto di crisi, l’industria della carta continua a essere parte di diversi e rilevanti ecosistemi, tra cui:
- Agri-food (per l’imballaggio);
- Energy Intensive Industries (per il processo e la parte energetica);
- Creative & Cultural Industries (per la parte grafica e stampa);
- Proximity & Social Economy (per la prossimità nell’economia circolare);
- Health (con i prodotti per l’igiene).
L’industria della carta fa, dunque, parte di un vasto ecosistema. Al momento la sezione conta di più di 420.000 imprese (il 20% del totale UE settore manifatturiero), 3,5 milioni di diretti dipendenti (10% della forza lavoro totale in fabbricazione) e genera un fatturato annuo di 520 miliardi di euro, 3% del PIL dell’UE.
Un settore di estrema rilevanza per tutta la comunità UE. Proprio per questo, in ambito European Recovery Plan, CEPI ha tentato di inserire tra gli Ecosystems il “Forest-Based Industrial Ecosystem.
Una risorsa essenziale per gli ecosistemi europei con un potenziale inestimabile per la ripartenza economica, anche in un delicato contesto di crisi dovuto alla pandemia.
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