Imposte gas metano, la battaglia delle Cartiere contro il carico fiscale
In che modo le imposte sul gas metano gravano sull’economia delle cartiere? Vediamo di fare chiarezza sulla questione.
L’utilizzo del metano come combustibile è ormai sempre più diffuso in tutte le cartiere. Questo perché l’impiego di questo gas per il processo produttivo della carta consente di ridurre al minimo le emissioni di anidride solforosa nell’aria.
ll processo di produzione della carta richiede l’impiego di grandi quantità di energia. Proprio per questo le accise che gravano sul gas metano divengono un problema sempre più urgente per le cartiere.
Il gas in Italia è oggetto di un’articolata tassazione; in particolare, le imposte sul metano si dividono in 3 tipologie:
E’ una battaglia che va avanti da diverso tempo che vede protagoniste le cartiere nel tentativo di difendersi dal carico fiscale che grava su di esse.
L’imposta indiretta sul consumo, chiamata comunemente accisa, è un tributo che viene applicato alla quantità di energia consumata, indipendentemente dal contratto o dal fornitore scelto. Ciò significa che maggiore è il consumo di gas, più alta sarà la tassazione.
Inutile dire a quanto ammonti il danno che gli impianti di produzione della carta possono accusare a causa delle imposte.
L’elevato livello di tassazione cui sono sottoposte le cartiere ha fatto emergere l’esigenza di battersi per l’ottenimento delle agevolazioni fiscali ancora circoscritte ad ambiti ben specifici e vietate alle cartiere.
Per la fornitura di gas è prevista una riduzione dell’imposta di consumo (accisa) e dell’addizionale regionale nel caso in cui il metano venga destinato alla combustione per usi civili o per usi industriali.
Le attività che possono richiedere l’agevolazione sul gas sono:
Secondo le disposizioni attuali, non è concesso alle cartiere di usufruire della riduzione dell’accisa e dell’addizionale aggiunta sul gas metano, né tanto meno esserne esentate.
Per questo va avanti da diverso tempo un duro scontro per l’ottenimento delle agevolazioni cui gli impianti di produzione della carta ritengono di avere diritto.
E’ ancora incerto l’esito cui porterà questa battaglia, ma ci si augura per il futuro del riciclo di poter vedere risolta al più presto e con risultato positivo questa infelice controversia.
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